La stagione sciistica è stata un disastro, con punte in calo anche del 76% in alcune località. Nonostante ciò, e nonostante la crisi, il trend turistico del 2011 a Bergamo tiene ancora. «Orio traina sempre più i flussi turistici verso Bergamo,
- spiega l'assessore provinciale al Turismo, Giorgio Bonassoli- e gli
effetti benefici si fanno sentire un po' su tutte le aree, con le soli
eccezioni della pianura e dell'Isola».
I turisti però si fermano sempre meno giorni negli alberghi e nelle altre strutture rispetto a soli dieci anni fa ed è in calo anche la spesa media giornaliera. Per quanto riguarda la montagna, il trend negativo pare essersi arrestato nel 2011
e «le Orobie, dalla valle Imagna alla val di Scalve - aggiunge
l'assessore - si confermano come mete non solo per andare a sciare ma
anche per fare turismo vacanziero estivo.
Queste sono le tendenze registrate dal rapporto annuale 2011 dell'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo,
presentato ieri dal professor Andrea Macchiavelli, dell'Università di
Bergamo a una platea di operatori turistici ed alberghieri.
Come va il turismo a Bergamo e provincia? Il professor Macchiavelli non ha dubbi: «L'andamento è positivo: dopo
un 2010 che aveva fatto già registrare un aumento molto elevato
(+7,8%), il 2011 registra infatti un ulteriore incremento del 5,8% in
termini di presenze e del 15,8% in termini di arrivi. In linea
con quanto avviene a livello nazionale, l'andamento è maggiormente
positivo per gli stranieri, che infatti fanno registrare un aumento del
9% di presenze e oltre il 20% di arrivi».
Chi sono gli stranieri che scelgono Bergamo per le loro vacanze ? «In
buona parte le nazioni di arrivo sono quelle servite dall'aeroporto di
Orio - dice Macchiavelli - la consistenza maggiore spetta sempre ai tedeschi, con il 9.5% seguiti dai britannici e dai francesi con l'8%.
Come detto, B&B, ostelli, agriturismi (la ricerca dell'osservatorio
provinciale non considera tuttavia le seconde case), sono gli
alloggiamenti preferiti, con un + 10%, una crescita doppia rispetto agli
alberghi». E le zone più gettonate? «La "Grande Bergamo", città
e hinterland, concentra quasi la metà delle presenze con un
elevatissimo incremento di arrivi (18,6%). Il 52% sono stranieri.
Anche i laghi continuano a crescere, con due terzi di turisti stranieri, con un aumento nel 2011 del 18,8%. Nonostante
una stagione sciistica negativa, le Orobie hanno tenuto, segno che
ormai la nostra montagna non significa solo neve ma anche altro:
tutte le valli hanno segnato un incremento di presenze e arrivi, ma la
valle seriana e di Scalve mostrano la crescita maggiore (14,4%). Il 16,6% di chi va in vacanze in montagna è straniero, con una particolare presenza di polacchi».
Dalla platea degli operatori è arrivato un incoraggiamento alle
istituzioni a proseguire nel dirottare sempre più turisti da Orio alle
nostre mete vacanziere.
Fonte: www.ilgiorno.it
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